Lo studio di fattibilità e all’analisi costi-benefici del progetto fornisce una panoramica sintetica dell’obiettivo, dei vantaggi attesi e dei potenziali costi, delineando l’approccio metodologico adottato per valutare la fattibilità complessiva del progetto.

Che cos’è e quand’è necessario uno studio di fattibilità

Uno studio di fattibilità (detto anche analisi di fattibilità) delimita un nuovo progetto, definendo il piano di azione delle varie fasi e stimando le risorse economiche necessarie. Una volta ultimata la valutazione dello studio emergeranno i punti di forza e di debolezza del progetto, stabilendo le opportunità ed i rischi, e chiarendo la probabilità di successo e la sua realizzabilità.

Lo studio di fattibilità di un progetto e la sua esecuzione, racchiude una serie di datiragionamenti e valutazioni che portano un privato (un committente), un imprenditore, o un manager a decidere se dar il via o meno ad un determinato “project work” ovvero un piano di lavoro. Questo studio è dunque applicabile in qualsiasi settore o contesto.
In questo approfondimento, tratteremo lo studio di fattibilità legato all’efficientamento energetico di un edificio che si tratti di residenziale o di industriale.

Studio nella Progettazione termotecnica

La realizzazione di uno studio di fattibilità in questa realtà, ha come scopo il risparmio!
Questo tipo di analisi permette di far risparmiare al committente tempo e risorse preziose, che potrebbe adoperare in altri progetti.

Naturalmente, lo studio di fattibilità si fonda su valutazioni e su elementi certi ed univoci.
Per poter effettuare una stima chiara per cui si devono adottare paramenti inequivocabili e trasparenti, in modo da garantire l’obiettività dello studio e la condivisione dei suoi risultati.
Il risultato sarà costituito da un insieme di analisidimostrazioni e conclusioni relativamente:

  • alla fattibilità tecnica/energetica,
  • all’analisi economica/finanziaria,
  • alla verifica urbanistica.

Tipologia di studio di fattibilità: quella tecnico economica

Per accedere a bonus ed incentivi fiscali in una particolare pratica edilizia, il primo passo da effettuare è la verifica della fattibilità tecnico economica dell’intervento.

Ad esempio a partire dal 2020, per poter usufruire dell’incentivo Ecobonus 110 (per gli interventi di riqualificazione energetica) prima del progetto specifico era necessario effettuare tutta una serie di operazioni indispensabili per verificarne la fattibilità e l’effettiva agevolazione al 110%.

Pertanto, eseguire studio di fattibilità preliminari può essere svolto in ambito di progetti di ristrutturazione per: case unifamiliari o bifamiliari, condomini e palazzi, capannoni, magazzini, uffici, centri commerciali, edifici destinati all’attività agricola, negozi, etc.

Come si può evincere, uno studio di fattibilità ben eseguito è sicuramente il primo passo per:

  • l’esito positivo dei lavori
  • tutta la parte amministrativa per le pratiche di detrazione fiscale o per le necessarie pratiche comunali.

L’analisi di fattibilità tecnico-economica può evitare al committente di assumersi oneri (anche in denaro) dallo sviluppo ed esito incerto e sicuramente può aiutarlo nell’organizzazione dei lavori.
Viceversa, un’analisi di fattibilità incompleta o superficiale rappresenta una perdita di tempo e di investimenti monetari.

Chi si occupa di preparare lo studio di fattibilità tecnico economica?

Lo studio di fattibilità tecnico economica è un’ analisi costi-benefici multidisciplinare, pertanto richiede competenze di tipo:

  • ingegneristico,
  • catastale,
  • urbanistico
  • ed anche fiscale.

Per analizzare, valutare e redigere gli studi di fattibilità in ambito impiantistico – residenziale ed industriale – ne viene affidata la gestione al Progettista Termotecnico.
Si tratta di un profilo professionale altamente qualificato, il quale oltre ad avere competenze tecniche impiantistiche, possiede anche il corretto know how per tenere conto di tutti gli obiettivi da considerare in vista di un probabile intervento.
In particolare dovrà valutare:

  • la combinazione tra le esigenze del committente (come il budget) e la scelta migliore per gli impianti di riscaldamento e raffreddamento sia da un punto di vista di prestazione che da quello economico;
  • vincoli urbanistici e paesaggistici che possono influenzare la scelta della soluzione da apporre per l’impianto;
  • le funzionalità specifiche dei prodotti ed i requisiti base a cui sottostare per calcolare correttamente il calcolo della potenza termica per un corretto funzionamento dell’impianto;

Naturalmente i contenuti richiesti da un committente privato sono diversi rispetto a quelli di un’azienda o di un’attività commerciale.
In entrambi i casi, lo studio di fattibilità dev’essere presentato in una relazione, contenente:

  • l’analisi dello stato di fatto;
  • le proposte di interventi di efficientamento energetico condivise tra il progettista e il cliente, che possono riguardare interventi sull’involucro come ad esempio la sostituzione dei serramenti o l’isolamento del sottotetto;
  • le valutazioni urbanistiche e le pratiche necessarie per gli interventi proposti;
  • i possibili incentivi che l’intervento può ottenere (detrazioni fiscali/conto termico..);
  • una valutazione economica che contenga una stima di costo per le varie soluzioni prospettate e un’ipotesi di consumi energetici annui.

Lo studio di fattibilità tecnica economica, è opportuno che venga richiesto e commissionato dal proprietario dell’immobile (che sia residenziale o commerciale) e non dall’impresa appaltatrice dei lavori che potrebbe avere una percezione differente in merito alla fattibilità dei lavori dell’intervento edilizio.

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